Le spiagge sono luoghi in cui le persone possono essere se stesse, rivelando la propria umanità in modi unici e sorprendenti.
Una dimensione autentica e speciale dove rilassarsi e sfoggiare tutte quelle sfumature leggermente eccentriche della propria personalità, insieme a comportamenti spesso stravaganti e bizzarri.
Nel Regno Unito non ci si trova mai a più di settantacinque miglia dalla costa, non sorprende che esista una forte tradizione britannica della fotografia in riva al mare. Martin Parr ha iniziato a fotografare questo soggetto negli anni ’70 nel Regno Unito, proseguito poi a fotografare spiagge in tutto il mondo, comprese quelle di Argentina, Brasile, Cina, Spagna, Italia, Lettonia, Giappone, Stati Uniti, Messico e Tailandia, offrendo uno sguardo unico e sorprendente sui costumi e sui rituali balneari di diversi paesi e culture.
Scrive Martin Parr:
“Ho fotografato la spiaggia per molti decenni, documentando ogni singolo aspetto di questa tradizione, inclusi i primi piani dei bagnanti, i nuotatori irrequieti colti nel mezzo di un tuffo e l’interminabile picnic in corso sulla sabbia. […] Si può comprendere molto di un paese osservando le sue spiagge: attraverso le culture, la spiaggia rappresenta quel raro spazio pubblico in cui si possono rinvenire i comportamenti nazionali più stravaganti e bizzarri.
Qui sul lago di Garda siamo particolarmente esperti in materia di spiagge. Questa speciale edizione di LIFE’S A BEACH ci mostra un Martin Parr al suo meglio, con i suoi divertenti cliché, i rituali, le tradizioni e le esilaranti assurdità legate alla vita da spiaggia ed è arricchita da alcune fotografie inedite dello stesso Parr scattate a Sirmione e sul lago di Garda. Abbiamo così il privilegio di vederci ritratti dall’insuperabile ironia dell’obiettivo del grande fotografo britannico.
La mostra è impreziosita da uno speciale allestimento che accompagna il pubblico in una rilassante atmosfera balneare.
Martin Parr è uno dei più noti fotografi documentaristi della sua generazione. Con oltre 100 libri pubblicati e altri 30 curati, la sua eredità fotografica è già consolidata. Parr svolge anche attività di curatore ed editore. Ha curato due festival di fotografia: Arles nel 2004 e la Biennale di Brighton nel 2010. Recentemente ha curato la mostra Strange and Familiar al Barbican Centre di Londra.
Parr è membro dell’agenzia Magnum dal 1994, di cui è stato presidente dal 2013 al 2017. Nel 2013 è stato nominato visiting professor di fotografia presso l’Ulster University. Le opere di Parr sono state collezionate da molti dei più importanti musei, dal Tate Museum, al Pompidou, al Museum of Modern Art di New York. Nel 2017 ha fondato la Martin Parr Foundation.